lunedì 16 febbraio 2009

Le grandi potenze del Novecento - La Germania

Il popolo tedesco era suddiviso tra Prussia, Impero Austro-Ungarico e una miriade di piccoli stati, raccolti nella Confederazione Tedesca, nata dopo il Congresso di Vienna. Anch'esso ambiva all'unità, come era successo in Italia.

La Prussia ero lo Stato più potente, sia militarmente che economicamente. Guidata dal re Gugliemo I e dal primo ministro (“cancelliere”) Otto von Bismarch, essa iniziò una politica di annessione. Dapprima si alleò con il Regno d'Italia e si scontrò con l'Austria, lo Stato rivale, che venne sconfitta con la “guerra austro-prussiana” del 1866 (battaglia di Sadowa – terza guerra di indipendenza italiana). La Prussia venne poi attaccata dalla Francia, preoccupata per la sua crescente potenza. La Prussia sconfisse anche la Francia nel 1870, facendo crollare l'impero di Napoleone III (annessione dello Stato Pontificio da parte dell'Italia). Essa divenne così potente che potè unificare tutti gli Stati tedeschi nell'Impero Tedesco (Reich). Il re Guglielmo I ne divenne imperatore; l'Austria non ne faceva parte .

L'impero tedesco terminerà nel 1918, anno della sua trasformazione in una Repubblica (“Repubblica di Weimar”) dopo la sconfitta subita nella Prima Guerra Mondiale.

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